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Architettura

Europan 12

Adaptable city: trasformazione urbana di Hevenkwartier

COMMITTENTE:
EUROPAN NEDERLAND
MUNICIPALITA' DI ASSEN (NL)

PROGETTO ARCHITETTONICO:
ARCH. DAVIDE CORTI, ARCH. CHIARA LONGONI

DATI DIMENSIONALI:
23,00 HA STRATEGIC SITE
1,30 HA PROJECT SITE

CRONOLOGIA:
2013 CONCORSO

Europan è un concorso internazionale che si propone di indagare su temi sempre attuali da sviluppare su alcuni siti in territorio europeo. Il tema della dodicesima sessione è la città adattabile: esplorare la quarta dimensione, il tempo che passa. Il sito scelto per elaborare l’idea di resilienza è la città di Assen (Nederland). Qui la municipalità chiede di elaborare un concept in grado di “accompagnare” nel tempo la trasformazione del quartiere Havenkwartier , nato in simbiosi con il canale Havenkanaal, da industriale a residenziale – culturale.
Si è deciso di incentivare questa trasformazione rivitalizzando l’attuale bacino portuale, cambiandone la sua destinazione d’uso e dotandolo di grande attrattiva. L’acqua diventa il tema della città in movimento, della città che cambia, resiliente, che si sa re-interpretare.
Si è così pensato ad un sistema di piattaforme galleggianti capaci di articolarsi liberamente in scenari differenti così da ospitare concerti, mostre d’arte, attività ludiche, etc.
Queste nuove attività, generate senza dover alcuna demolizione, sapranno vivacizzare il territorio e getteranno le basi per il cambiamento.
Infine le piattaforme, una volta che la trasformazione di Heavenkwartier sarà ultimata, potranno reinventare la loro funzione attrattiva spostandosi liberamente per i canali della città.
A supporto di questo primo intervento saranno realizzati, come progetti pilota, due edifici sul canale.
Questi edifici vogliono essere un volano per la trasformazione futura andando ad interpretare in maniera innovativa il modo di abitare,di lavorare e di condividere gli spazi pubblici. Contemporaneamente, queste nuove costruzioni, intendono ridurre il loro impatto ambientale configurandosi come dei produttori di energia alternativa.
Questi edifici sono pensati come dei grandi prismi fotovoltaici capaci di generare e distribuire energia.
Il concept formale prende invece spunto dalle rocce che, poste ai bordi dei canali e dei fiumi, vengono erose alla loro base ber l’effetto del movimento meccanico proprio dell’acqua.
Si sono creati così degli edifici a fungo con il piano terreno arretrato rispetto ai livelli superiori dotati di grandi terrazze.

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