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Architettura

Parco Teresio Olivelli

Riqualificazione del parco civico Teresio Olivelli - Tremezzo (CO)

COMMITTENTE:
Comune di Tremezzo (CO)

PROGETTO ARCHITETTONICO:
Arch. Davide Corti, Arch. Davide Corti

DATI DIMENSIONALI:
10.000 mq superficie
900 mc volume

IMPORTO DEI LAVORI:
circa € 500.000

CRONOLOGIA:
2007 CONCORSO - 1°CLASSIFICATO
2008/2009 LAVORI e INAUGURAZIONE

Il parco Comunale Teresio Olivelli di Tremezzo (CO), situato sulla sponda occidentale del lago di Como, è un piccolo gioiello botanico ed architettonico: la monumentale scalinata e la fontana centrale portano, infatti, la firma del noto architetto razionalista Pietro Lingeri, che a metà degli anni ’20 venne incaricato dalla famiglia Meier, proprietaria della villa adiacente, di sistemare il parco secondo i canoni geometrici di Villa Colonna a Roma.
Nel 2007, Il comune di Tremezzo, (riconosciuto anche come uno dei Borghi più belli d’Italia), ha deciso di recuperare e ridonare alla comunità questo bene dall’alto profilo storico-naturalistico che per lungo tempo ha rivestito solo un ruolo marginale sul bacino lacustre.
Il lavoro di restauro, affidato tramite fase concorsuale e conclusosi nel 2009, è stato insignito del primo premio ex aequo al concorso nazionale TDA (Tradizione, Devozione, Ambizione) nella sezione Aree Pubbliche: il premio, giunto alla seconda edizione, mirava a riconoscere i migliori interventi di restauro eseguiti sul territorio nazionale.
L’audacia del lavoro svolto è stata quella di conservare e riportare alla luce la parte fondante del progetto originario del Lingeri inserendo anche un segno delicato di contemporaneità.
Concettualmente il progetto si è fondato sull’idea di promuovere il parco non più solo come mero luogo di passaggio, ma come vero fulcro propulsore di cultura e fermento sociale per i residenti e per i numerosi turisti che frequentano il territorio: in quest’ottica si è scelto di trasformare l’aspetto funzionale del parco e di alcuni edifici mutando la loro capacità di fruizione e fornendo nuova spinta ad usi differenti sia del parco stesso che della spiaggia situata oltre la foce del fiume Mainona.
l restauro, sfruttando le emergenze già presenti, ha quindi interessato sia l’aspetto botanico che quello architettonico con particolare attenzione all’inserimento di nuovi spazi culturali per mostre e manifestazioni e di un bar come punto di ristoro.
La darsena, ubicata a ridosso dell’ingresso principale, è stata, a tal proposito, convertita da ricovero per piccole imbarcazioni a lounge bar.
La realizzazione di un nuovo solaio posto ad un livello intermedio tra la terrazza di copertura e l’acqua sottostante ha reso possibile lo sviluppo del bar ed il cambio di destinazione d’uso del piccolo edificio.
Del carattere della precedente vocazione nulla è stato negato: infatti, grazie all’inserimento di una porzione vetrata nel pavimento si è volutamente scelto di sottolineare il legame forte che quest’architettura ha sempre avuto con il lago.

 

 

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