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Architettura

Piazza Europa

Riqualificazione urbana della Piazza Europa e della viabilità circostante - Cremeno (LC)

COMMITTENTE:

Comune di Cremeno (LC)

PROGETTO ARCHITETTONICO:
Arch. Davide Corti, Arch. Davide Corti

DATI DIMENSIONALI:
6.300 mq superficie
5.700 mc volume

IMPORTO DEI LAVORI:
Stimati € 850.000

CRONOLOGIA:
2009 Concorso - 2°CLASSIFICATO

Il progetto per la riqualificazione urbanistica dell’area piazza Europa ed aree limitrofe prevede la suddivisione dei lavori in due lotti distinti: uno destinato al recupero delle strade di avvicinamento all’area centrale ed uno mirato al ridisegno della attuale piazza.


PRIMO LOTTO: ASSI VIARI DI AVVICINAMENTO ALL’AREA CENTRALE

Un grande problema del centro storico del paese è quello del suo principale accesso viabilistico.
L'intersezione tra via Combi e la S.P. per Barzio è ad oggi un elemento di pericolo data la compresenza di più assi stradali confluenti in un unico snodo tangente l'asse di maggior portata.
La soluzione proposta prevede il ridisegno dello snodo viabilistico al fine di rendere più agevole e più sicuro l’innesto dei vari assi stradali.
La S.P. per Barzio viene mantenuta inalterata così come la via XXV Aprile e la via Combi, il ridisegno tratta quindi il mero ambito dello snodo e dell’attuale parcheggio pubblico adiacente alla via Combi.
Una nuova bretella collega i due assi principali sviluppandosi sul sedime dell’attuale parcheggio in modo da creare corsie atte a contenere veicoli in attesa di immissione sulle due strade principali.
Il parcheggio viene quindi riallocato ai margini della via XXV Aprile contando un numero di stalli maggiore rispetto a quello ad oggi esistente, e mettendo i pedoni in diretto contatto coi passaggi di avvicinamento alla Piazza Europa.
Le porzioni di via XXV Aprile e via Combi non interessate dall’intervento relativo al sopracitato snodo saranno mantenute in essere.


SECONDO LOTTO: LA PIAZZA EUROPA E ZONE A VERDE

Il secondo lotto in progetto prevede la totale riqualificazione dell’area Piazza Europa, nello specifico il ridisegno della viabilità circostante, il ridisegno degli ambiti destinati a piazza e a luogo di socializzazione, l’inserimento di nuovi parcheggi e lo studio di sistemi tecnologici integrati atti al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Articolazione generale dell’area

L’area racchiusa tra via XXV Aprile e via Roma è stata totalmente ripensata.
Il tema fondamentale è quello del dislivello, caratteristica solitamente non attribuibile ad una piazza.
La piazza prevede tre livelli a quote differenti denominati, in sede di progetto, piazza belvedere, piazza parco e sistema dei parcheggi interrati.
L’inserimento di un layer dedicato a parcheggi interrati permette di liberare l’area dai posti auto a raso che si sviluppano attualmente lungo i margini della piazza odierna, la negazione visiva di questa presenza fa si che la centralità del paese risulti più accessibile e soprattutto vivibile.
Dalla via XXV Aprile si accede, tramite l’inserimento di una minirotatoria del diametro di 14 mt, ai parcheggi interrati i quali contano 49 posti auto, numero sufficiente a gestire la ricettività del luogo anche durante la presenza di manifestazioni.
Dai parcheggi è possibile risalire ai livelli superiori tramite due sistemi, uno esterno tangente la via XXV Aprile e uno interno capace di collegare sia la piazza parco che quella belvedere.
La quota intermedia è costituita dalla piazza parco, un ambito relativamente ampio studiato con estrema flessibilità e capace di gestire eventi e manifestazioni; ampia superficie è destinata a verde.
La parte alta, piazza belvedere, prende la valenza di una quinta teatrale, capace di concludere visivamente gli spazi e di creare punti di vista privilegiati; a questo livello trova ubicazione anche un piccolo edificio polifunzionale.

Il parcheggio interrato

Il parcheggio interrato, come precedentemente accennato, conta 49 posti auto dei quali alcuni destinati a disabili.
La struttura in cemento armato sarà, al suo interno, colorata ed illuminata in maniera tale da donarle un carattere vivace.
La viabilità all’interno del parcheggio è gestita da un anello a doppio senso di marcia in modo da garantire massima accessibilità e fruibilità.
Lungo la via XXV Aprile, sul lato dove si apre l’ingesso, saranno presenti delle fenditure nelle pareti di chiusura in modo da far filtrare aria e luce naturale; inoltre, per garantire una buona illuminazione diurna, saranno presenti anche dei lucernari a soffitto.
Al livello del parcheggio trovano ubicazione anche locali tecnici (cisterna per raccolta acque piovane, centrale geotermica e magazzini) e l’accesso al corpo di risalita verticale dotato di una scala e un ascensore interno.

Piazza Parco Piazza Belvedere: due centri un sistema

I due livelli superiori sono intesi come due centri distinti facenti parte di un unico sistema unitario, una sorta di teatro all’aperto.
La piazza parco è articolata intorno ad un percorso pedonale centrale pavimentato in pietra locale; questo percorso, allargandosi e restringendosi, disegna ambiti di passaggio ed ambiti di sosta e socializzazione.
Lungo questo tracciato principale si sviluppa una fascia a verde dotata di piccole essenze arboree a medio fusto atte a filtrare il rumore creato dalla via laterale.
Al di sotto delle chiome di questi alberi vengono inserite delle panchine.
A ridosso del cambio di livello che disegna la parte di piazza più alta viene predisposta una rampa a pendenza dolce che accompagna alla piazza belvedere seguendo la muratura che contiene il terrapieno.
La piazza belvedere, totalmente pavimentata con la medesima pietra dei percorsi, si pone come ambito più cittadino.
Il rapporto diretto con via Roma viene filtrato da un filare di alberi, da questa parte di piazza si ha l’accesso principale al nuovo edificio polifunzionale.

L’edificio Polifunzionale

L’inserimento di un volume architettonico all’interno dell’ambito di piazza Europa ha un duplice scopo: ultimare il disegno urbanistico dell’area e dotare l’area stessa di un giusto sistema di servizio.
All’interno del lotto di progetto la posizione del nuovo volume va a colmare un vuoto ad oggi esistente: l’inserimento di questo oggetto architettonico crea un limite alla piazza laddove, oggi, l’asfalto della sezione stradale ha il sopravvento.
Qui l’inserimento di una seconda minirotatoria, sempre con diametro di 14 mt, consente di gestire in maniera più ordinata il traffico veicolare convergente dalle vie XXV Aprile, Vicinanza, Roma e San Rocco.
L’edificio si sviluppa fuoriterra sia al livello della piazza belvedere che a quello della piazza parco.
La parte nobile della costruzione è situata al livello più alto e contiene al suo interno una grande sala polivalente collegata ad una magazzino al livello sottostante. Una piccola sala posta verso il parco sarà adibita a sala del proiettore in modo da poter gestire eventi di cinema all’aperto.
La parte di edificio che si sviluppa a livello della piazza parco contiene il magazzino, una sala bar per la gestione degli eventi all’aperto e i servizi igienici pubblici.
L’edificio avrà una “pelle” ad alto potere termo-fono isolante con una finitura esterna fatta da listelli verticali in legno capaci di richiamare la tipologia costruttiva locale, ovviamente rivista e riproposta in chiave contemporanea.

Sistemazione viabilità circostante

La viabilità all'interno del comparto viene risolta con l'inserimento di due minirotatorie del diametro di 14 mt nei punti di intersezione tra le vie del centro.
Per le vie si prevede il mantenimento degli attuali sensi di marcia tranne che per la via Vicinanza per la quale si prevede un doppio senso andando ad eliminare gli attuali parcheggi presenti lungo il suo sedime.


SISTEMI TECNOLOGICI ATTI AL RISPARMIO DELLE RISORSE

Sistema di irrigazione a risparmio idrico

Il progetto per la riqualificazione delle aree destinate a verde prevede un sistema di irrigazione innovativo, atto al risparmio del patrimonio idrico e contro il consumo incondizionato delle risorse idriche nei periodi secchi.
Si è infatti prevista la realizzazione di un sistema di tubi drenanti interrati nell’area a verde sopra i parcheggi atti a raccogliere e convogliare l'acqua piovana in un’apposita cisterna interrata, ricavata nello scavo di fondazione dei parcheggi. La cisterna sarà in grado di raccogliere e conservare un buon quantitativo idrico capace di soddisfare le esigenze irrigue nei periodi secchi, inoltre, la cisterna sarà dotata di apposite condotte "troppo pieno" atte al deflusso dell'acqua in eccesso.
Due pompe, sommerse all'interno della cisterna ed alimentate da pannelli fotovoltaici, manderanno l'acqua ai vari settori irrigui azionati da elettropompe alloggiate in appositi pozzetti le quali gestiranno gli irrigatori in maniere distinte.
Infine una centralina elettronica, dotata di sensore pioggia, permetterà di programmare le irrigazioni in tempi e modi prestabiliti in modo da non dover disporre di nessun operatore per l'azionamento manuale e poter irrigare in orari che non interferiscano con lo svolgersi delle attività turistico ricreative.

Sistema di riscaldamento geotermico

Il terreno è una naturale riserva di calore gratuita. Per utilizzare questa risorsa e rendere il nuovo edifico polifunzionale autonomo dal punto di vista energetico è necessaria l’installazione di un sistema geotermico. Il riscaldamento geotermico, o sistema termodinamico a sensori interrati, consiste nel prelevare il calore presente nel suolo e nel trasferirlo all’edificio, senza il consumo di energia fossile e con bassi consumi elettrici, senza l’installazione di canne fumarie e nel rispetto dell’ambiente. Un impianto di geotermia è composto da tre elementi principali: i sensori o sonde geotermiche, particolari tubature inserite nel terreno che hanno il compito di scambiare calore; la pompa di calore, generatore che si occupa di valorizzare il calore estratto dalle sonde per renderlo sfruttabile dall’impianto di distribuzione; il sistema interno di distribuzione del calore, un sistema a bassa temperatura come la pavimentazione radiante che distribuisce il calore recuperato nell’ambiente da scaldare.
La proposta di utilizzare un sistema di riscaldamento di tipo geotermico nasce dalla possibilità che il progetto mette a disposizione: sfruttando la realizzazione degli scavi per il parcheggio interrato l’installazione di un impianto di tipo orizzontale riduce notevolmente i costi. Le opere di scavo per realizzare il parcheggio in progetto permettono di raggiungere la profondità ideale per la posa delle sonde di captazione orizzontali senza lavori aggiuntivi.
La superficie a disposizione permette di soddisfare al meglio la necessità di una grande area di scambio di cui ha bisogno un sistema orizzontale per un corretto dimensionamento. Un ulteriore vantaggio della presenza del parcheggio interrato è la possibilità di avere in inverno una temperatura di superficie del terreno maggiore rispetto a quella esterna essendo al riparo dagli agenti atmosferici e dal gelo. La presenza delle automobili fornisce un aggiuntivo apporto di calore che contribuisce ad innalzare la temperatura superficiale. Durante il periodo estivo la vasta zona d’ombra sotto la copertura darà riparo dall’irraggiamento solare diretto diminuendo la temperatura del terreno per il funzionamento dell’impianto di raffrescamento.
Un sistema di sonde geotermiche di tipo orizzontale è la soluzione più economica, facile da installare e la più diffusa. Prevede la posa di sensori geotermici composti da tubi in polietilene ad alta densità o tubi di rame con guaina in polietilene anti corrosione nei quali circola rispettivamente acqua glicolata o fluido frigorifero e che vengono interrati ad una profondità di circa 60 cm. A titolo di esempio per una casa di 100 mq sono necessari circa 120 mq / 150 mq di superficie di captazione. Nel caso specifico abbiamo circa 120 mq di superficie da scaldare a fronte di 1000mq di superficie utile a disposizione per l’istallazione delle sonde. Le sonde assorbono calore dal terreno portandolo fino alla pompa di calore.
Il sistema pompa di calore è in grado di assorbire calore dal fluido a contatto col terreno e lo trasferisce all’impianto di distribuzione facendo uscire acqua ad una temperatura di circa 30-32°. Un sistema di pannelli radianti a pavimento diffonde il calore estratto nell’ambiente da scaldare mentre l’acqua all’interno si raffredda e torna alla pompa di calore, quindi al terreno per ricominciare il ciclo.
Il sistema geotermico è in grado di scaldare il locale polifunzionale e fornire l’acqua calda sanitaria riducendo in maniera consistente i costi di riscaldamento e senza l’uso di gas metano.
Durante il periodo estivo l’impianto continua a funzionare estromettendo la pompa di calore, semplicemente facendo circolare l’acqua contenuta nell’impianto dal terreno al locale ottenendo un effetto di raffrescamento naturale. L’effetto di climatizzazione estiva è prodotto dai pannelli radianti in cui circola l’acqua di ritorno dalle sonde geotermiche. L’acqua si scalda assorbendo calore dal locale e attraverso lo scambiatore cede il calore accumulato al terreno per poi tornare in circolo a una temperatura minore.

Impianto fotovoltaico

Il consumo di energia elettrica, necessario al funzionamento dell’impianto geotermico e di irrigazione, è compensato dall’apporto prodotto dai 20 mq di pannelli fotovoltaici istallati sulla copertura dell’edificio polifunzionale. Orientati verso sud i moduli fotovoltaici assorbono energia solare e la trasformano in energia elettrica continua; un convertitore (inverter) trasforma la corrente in alternata e l’energia prodotta viene assorbita dagli impianti in funzione. La parte eccedente dell’energia prodotta viene immessa nella rete elettrica nazionale attraverso un contatore di produzione.
Nel caso la potenza istantanea dell’impianto fotovoltaico sia minore della potenza assorbita dagli impianti in funzione, parte dell’energia necessaria verrà prelevata dalla rete pubblica.

Solare termico

I pannelli solari termici permettono di ottenere acqua calda sanitaria per i servizi senza utilizzare gas o elettricità. In copertura saranno posizionati circa 6 mq di pannelli in grado di assorbire il calore dei raggi solari e trasferirlo ad un serbatoio d’acqua coibentato per mantenere la temperatura per molte ore. Il sistema in caso di giorni nuvolosi sarà comunque garantito anche grazie alle sonde geotermiche.

 

 

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