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Architettura

Piazza Venezia e Piazza VI Novembre

Riqualificazione delle aree centrali del paese

COMMITTENTE:
COMUNE DI TAGLIO DI PO

PROGETTO ARCHITETTONICO:
ARCH. DAVIDE CORTI

COLLABORATORI:
ARCH. PAOLO MILANI

CRONOLOGIA:
2014 CONCORSO

Il comune di Taglio di Po decide di bandire concorso al fine di individuare la migliore soluzione per la riqualificazione delle aree centrali del paese. Tali ambiti sono oggi caratterizzati da una scarsa coesione spaziale che li rende scollegati e difficilmente gestibili nella loro interezza.
L’idea progettuale sviluppata riguarda la genesi di uno spazio unitario, seppur con differenziazioni d’uso, capace di adattarsi alle varie attività che il vivere lo spazio pubblico impone. Si vuole generare un grande spazio flessibile, legato da un disegno armonico delle pavimentazioni. La struttura della “piazza totale” è concepita in maniera da essere pienamente accessibile: un’unica piastra pedonale, senza dislivelli da superare, che lega in maniera omogenea gli ambiti antistanti la Chiesa di S. Francesco d’Assisi, il polmone verde centrale con la sua fontana, il Palazzo Municipale  e, infine,  il grande parcheggio.
A creare legame visivo sarà la nuova pavimentazione che “abbracciando” le pavimentazioni esistenti in porfido (sagrato e area centrale di Piazza Venezia) si articolerà lungo l’asse Chiesa-Piazza Venezia-Piazza IV Novembre.
Lo studio della nuova pavimentazione parte dall’analisi della risorsa economica a disposizione dell’amministrazione in funzione dell’estesa superficie da trattare. Si è così deciso di lavorare con un materiale economico quale il cls a vista e renderlo “prezioso” grazie ad una particolare lavorazione superficiale, sempre nell’ottica dell’economicità di intervento. Delle fasce in lastre di porfido a correre scandiranno il ritmo della pavimentazione e, al loro interno, la pavimentazione in cls sarà ritagliata in un gioco di eleganti figure geometriche irregolari, sempre diverse. Tale disegno verrà generato da tagli postumi al getto aventi le caratteristiche meccaniche dei giunti di dilatazione; una soluzione quindi “tecnica” per la genesi di un disegno architettonico ed artistico.

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